Dal 31 marzo non si scappa più, e la cosa vale per tutti: chi vuole offrire servizi alla pubblica amministrazione dovrà aderire alla fatturazione elettronica. Tutte le amministrazioni centrali e locali dovranno aver predisposto le strutture per ricevere dai fornitori la fattura on line. Il cartaceo NON sarà più permesso.
Scatterà infatti l’obbligatorietà anche nei confronti di scuole, università, camere di commercio, aziende del servizio sanitario nazionale e autorithy indipendenti (Antitrust, Agcom, Consob, etc.).

Oltre naturalmente agli enti verso i quali l’obbligo di fattura elettronica era già partito il 6 giugno 2014 e aveva coinvolto nello specifico ministeri, agenzie fiscali ed enti di previdenza a livello nazionale.
Importante sapere che tutte le forniture che verranno consegnate in formato cartaceo o PDF NON saranno più liquidate dagli enti pubblici. Tutti i documenti dovranno necessariamente passare dal SdI, il sistema di interscambio dati gestito dall’Agenzia delle Entrate.
Per sensibilizzare le pubbliche amministrazioni e i fornitori alla questione fattura elettronica, è arrivata infine la circolare interpretativa n. 1/2015, emanata congiuntamente dai Dipartimenti delle finanze e della Funzione Pubblica.
La circolare definisce nel dettaglio tutte le amministrazioni interessate dalla procedura, chiarendo ogni dubbio interpretativo. L’obbligo di fatturazione elettronica ha, tra i destinatari, anche le Federazioni e gli Ordini professionali in quanto enti pubblici non economici.

Di fatto si fa riferimento all’articolo 1, commi 209-214 della legge n. 244/2007, che individua quali destinatari le amministrazioni pubbliche disciplinate all’articolo 1, comma 2 della legge 196/2009. Si tratta cioè dei soggetti, anche autonomi, che concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale e che sono inseriti nel conto economico consolidato e individuati entro il 30 settembre di ciascun anno nell’elenco pubblicato dall’Istat.

In soldoni, tutte le amministrazioni dello Stato:

  • aziende e amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo,
  • Regioni, Province, Comuni, Comunità montane,
  • istituzioni universitarie,
  • Camere di commercio,
  • aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale
  • tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali,

Nella circolare si specifica che l’indice delle Pubbliche amministrazioni (Ipa), consultabile al sito www.indicepa.gov.it, individua per ogni ufficio destinatario di fatturazione elettronica la data dalla quale il servizio di fatturazione elettronica è attivo. In altri termini, la consultazione del sito dell’Ipa diviene un elemento di cui avvalersi per la puntuale individuazione dei destinatari.