Fare di necessità virtù.

Così potremmo riassumere lo sviluppo del mercato della fatturazione elettronica. Dal momento in cui questa procedura è diventata obbligatoria per la PA, il 31 Marzo scorso, sono stati coinvolti oltre 22.000 Enti pubblici a cui corrispondono circa 53.000 uffici, che -volenti o nolenti- ricevono esclusivamente fatture in formato elettronico.

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Finora, sono circa 7,7 milioni le fatture elettroniche trasmesse al Sistema di Interscambio e, secondo le previsione dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano, il sistema si va assestando verso 50 milioni di fatture che ogni anno i fornitori invieranno alle Pubbliche Amministrazioni loro clienti.

Numeri che fanno di questa novità un piatto appetibile dal punto di vista dell’offerta, che si allarga progressivamente. Non solo fornitori di servizi e software di Gestione Elettronica Documentale, ma anche Startup, operatori bancari e postali sono ormai entrati a fare parte dei player di questo mercato sempre più diversificato.

Inoltre, l’obbligatorietà di sistemi digitali verso la PA ha favorito l’adozione di questi processi anche per le relazioni B2B. Insomma, si passa dallo svolgere un ordine al cogliere un’opportunità, da un atteggiamento passivo ad uno attivo e pro-attivo. D’altronde i vantaggi sono numerosi e di diversa natura:

vantaggi economici -tra i 6 e gli 8,5 euro per ogni fattura – (*Fonte: Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione” Politecnico di Milano);

vantaggi logistici-organizzativi – come la riduzione dei tempi di esecuzione dei processi-;

vantaggi commerciali.
Una spinta all’adozione di procedure digitali tra privati arriva anche dal Governo: il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 31 Luglio prevede infatti benefici e incentivi per coloro che adotteranno la Fattura Elettronica. Tra questi:

estensione alla conservazione dell’uso del servizio gratuito messo a disposizione dall’agenzia delle Entrate, originariamente previsto soltanto per la generazione e la trasmissione delle fatture;

– abolizione dell’obbligo di comunicazione per quanto riguarda le “black lists”, lo “spesometro” e i contratti di leasing;

rimborsi Iva più veloci.

Lo stesso Renzi ha dichiarato: “La fatturazione elettronica tra privati è un altro elemento di novità non banale” che “sta sempre di più diventando una delle chiavi di successo della semplificazione amministrativa, sia nel rapporto con i privati che ovviamente all’interno delle pubbliche amministrazioni.”